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SCALE |
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SVILUPPO SCALA |
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SCALA MINORE ESATONICA |
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(derivata da SCALA PENTATONICA MINORE add 2)
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La SCALA MINORE ESATONICA è il
IV Modo della SCALA P'YONGJO (Korea). La formula, o più correttamente, la
progressione
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di TONI-SEMITONI costituente tale
scala è (per la definizione di SEMITONO-TONO si veda la pagina relativa alla
definizione della
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scala): |
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Tale scala è facilmemte
derivabile dalla ben più nota SCALA PENTATONICA MINORE con l'aggiunta di un
ulteriore grado tra il 1° |
e 2° alterando
l'esistente intervallo di TONO+SEMITONO in TONO verso il 2° grado e SEMITONO
verso il 3° grado; estentendo |
di fatto la scala da
PENTATONICA ad ESATONICA. |
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SCALA |
GRADO |
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I |
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II |
III |
IV |
V |
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Scala PENTATONICA MINORE |
TS |
|
T |
T |
TS |
T |
|
|
A |
|
C |
D |
E |
G |
A |
Aggiunta del 2° Grado |
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ADD |
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I |
II |
III |
IV |
V |
VI |
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Scala MINORE ESATONICA |
T |
S |
T |
T |
TS |
T |
|
|
A |
B |
C |
D |
E |
G |
A |
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. |
La Scala P'yongjo è una
scala Esatonale (6 note); lo sviluppo dei vari
modi è il seguente: |
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MODO |
SCALA |
PATTERN |
I |
II |
III |
IV |
V |
VI |
I |
I |
SCALA P'YONGJO modo I |
T |
Ts |
T |
T |
S |
T |
D |
E |
G |
A |
B |
C |
D |
II |
SCALA P'YONGJO modo II |
Ts |
T |
T |
S |
T |
T |
E |
G |
A |
B |
C |
D |
E |
III |
SCALA P'YONGJO modo III |
T |
T |
S |
T |
T |
Ts |
G |
A |
B |
C |
D |
E |
G |
IV |
SCALA MINORE ESATONICA |
T |
S |
T |
T |
Ts |
T |
A |
B |
C |
D |
E |
G |
A |
V |
SCALA P'YONGJO modo V |
S |
T |
T |
Ts |
T |
T |
B |
C |
D |
E |
G |
A |
B |
VI |
SCALA P'YONGJO modo VI |
T |
T |
Ts |
T |
T |
S |
C |
D |
E |
G |
A |
B |
C |
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I vari modi vengono
costruiti considerando ogni singola nota della scala (D-E-G-A-B-C); tale nota
viene presa come nota di |
partenza (tonica
relativa al modo in uso) a cui si applica il pattern di TONI-SEMITONI
opportunamente ruotato. |
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Avremo così scale differenti, in cui varia la nota di partenza della scala
stessa (1° grado), ma le note costituenti queste scale |
sono le stesse; quello che
cambia sono gli INTERVALLI fra le note (l'effetto della rotazione del
pattern di partenza). |
A tal proposito si veda
la tabella precedente che definisce i modi della Scala P'yongjo di "D". |
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MODALE - TONALE |
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Lo sviluppo di
tali modi (modalità MODALE) genera scale differenti (e con nomi
differenti) in dipendenza del modo (nota di |
partenza) su cui viene
costruita la scala. Al contrario, nella modalità TONALE (non MODALE quindi)
sono tutte note della stessa |
scala; ciò che cambia è la nota di partenza. |
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In un contesto MODALE la tonalità di base (espressa in chiave) e la progressione degli accordi
differiscono; ovvero il centro |
tonale della progressione differisce dalla
tonalità espressa in chiave; o meglio ancora, la progressione ha il centro
tonale su un |
determinato MODO della tonalità espressa in chiave. |
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Un esempio chiarificatore: in chiave non abbiamo alterazioni, siamo quindi in chiave
di "C", e la progressione degli accordi ha il |
centro tonale in "G" (l'accordo di chiusura esprime la tonalità della
progressione). L'intervallo dal "C" (tonalità in chiave) al "G" |
(tonalità progressione) è una QUINTA ed il modo
che si sviluppa sul V° grado della Scala Diatonica Maggiore (scala desunta |
dalle alterazioni diesis-bemolle espresse in chiave) è il MISOLIDIO; avremo
quindi una scala di "G Misolidio". Che vuol dire ?! |
Vuol dire che useremo il 5° modo (Misolidio)
della Scala Diatonica Maggiore di "C" la cui nota di partenza
(tonica) è "G". |
In pratica usiamo le stesse note della scala
di "C" ma in modo diverso !! |
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PENTATONICA MINORE |
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Nel presente contesto di
sviluppo della scala viene considerata la sola modalità TONALE; quindi
DITEGGIATURE differenti per le |
stesse note appartenenti alla scala; con la conseguente distribuzione della stessa
sull'intera tastiera. |
Nel dettaglio le scale che compongono la famiglia della SCALA PENTATONICA
MAGGIORE (di cui la Scala Pentatonica Minore |
è il 5° modo) sono associate ai rispettivi PATTERN di diteggiatura per la
Scala Pentatonica Minore come segue: |
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MODO |
SCALA |
DITEGGIATURE |
I |
SCALA
PENTATONICA MAGGIORE |
PATTERN 2 |
II |
SCALA
PENTATONICA SOSPESA |
PATTERN 3 |
III |
SCALA
PENTATONICA |
PATTERN 4 |
IV |
SCALA
PENTATONICA |
PATTERN 5 |
V |
SCALA
PENTATONICA MINORE |
PATTERN 1 |
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Per questo 2° grado aggiunto alla Scala Pentatonica Minore, e quindi un
MODO come un altro per la Scala Minore Esatonica, |
non è stato costruito un PATTERN di diteggiatura in quanto la Scala
Pentatonica Minore è stata, in questo caso, asservita a |
rappresentare la Scala Minore Esatonica e pertanto si sono considerati i
soli 5 modi (e 5 patterns di diteggiatura) della scala |
stessa. |
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Scala Pentatonica: 5 note; una diteggiatura per ogni singola nota; quindi
5 diteggiature (pattern). Per la presente scala ben si |
adatta una diteggiatura di 2 note per corda che si estende su
massimo 4 capotasti; diversamente (a causa degli intervalli di
|
TONO+SEMITONO) una diteggiatura di tre note per
corda richiederebbe un'estensione su ben 6 capotasti. |
Nel contesto MODALE tali diteggiature sono le diteggiature dei vari modi
(vedi tabella precedente) |
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SVILUPPO ORIZZONTALE PATTERN |
(Tonica relativa al MODO) |
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In
la Tonica, in
la nota 2° grado aggiunta rispetto alla diteggiatura standard della
Scala Pentatonica Minore ed in
le
|
restanti note di tale scala. |
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