TRAIN GUITAR - ACCORDI - BICORDI (POWER CHORDS)
 

ACCORDI

BICORDI

(POWER CHORDS)

 
Nell'esecuzione degli accordi con l'utilizzo del distorsore, la sonorità risulta confusa poichè gli armonici vengono esaltati
dall'overdrive. Utilizzando invece i BICORDI (o POWER CHORDS) si ha una maggiore potenza e pulizia degli accordi filtrati dal
distorsore. Il bicordo basilare è composto dalla Tonica (I° grado dell'accordo) e dalla Quinta (V° grado); mancando la Terza
(III° grado), l'accordo non ha modo; quindi né Maggiore, né Minore. La Tonica può essere raddoppiata all'ottava superiore,
dando così una sonorità più brillante all'accordo.
Il I° e V° grado dell'accordo sono in effetti le uniche due note presenti in ogni accordo (sia esso Maggiore, Minore, di Settima, di
Nona, di Undicesima, di Tredicesima), ad eccezione degli accordi con la Quinta alterata (bemolle o aumentata); questo da un
indubbio vantaggio ai power chords in quanto possono essere utilizzati indistintamente sulla quasi totalità degli accordi senza
dovere tener conto delle restanti note che lo compongono.
Se consideriamo il power chord composto da tre note (I-V-I all'ottava), e non il puro bicordo (I-V), esistono QUATTRO tipi di
power chord (ogni power chord utilizza un gruppo di tre corde ed essendo sei le corde a disposizione, non restano che quattro
possibilità).
Convenzionalmente il power chord viene rappresentato con la sigla identificante l'accordo ed il numero 5; ossia A5, B5, C5, ecc.
Viene anche chiamato accordo di Quinta, per via dell'intervallo di Quinta Giusta che si forma quando viene suonato allo stato
fondamentale.
Strutturalmente ricicla la diteggiatura degli accordi Maggiori costruiti rispettivamente con la Tonica sulla 6°-5°-4°-3° corda.

Nell'esecuzione (con il distorsore) porre particolare attenzione a non suonare corde adiacenti non facenti parte del power
chord ed eseguire la pennata con soli downstroke.
Eseguire power chord senza l'ausilio del distorsore e di adeguato sustain ne fa perdere l'efficacia e la potenza.
Di seguito un esempio MIDI e MP3 di un brano, con prima l'utilizzo di accordi completi a 6 note con l'uso del distorto, ed a
seguire lo stesso in versione power chord a 3 note (l'MP3 è stato generato dal MIDI; per quanto quest'ultimo simuli e sintetizzi 
il suono e sia solo vagamente assimilabile al suono reale):

POWER CHORDS I-V-I


 


Un modo comune di suonare i power chords è quello di aggiungere la Sesta; il VI° grado al bicordo fondamentale I°-V° grado 
corrispondenza del beat 2 e 4 (sul secondo e quarto Quarto della Battuta). Tale variante non intacca la caratteristica
peculiare dei power chords; ossia di essere indipendenti dal modo (III° grado) dell'accordo e di poter essere utilizzati sia su
accordi Maggiori e Minori.
Di seguito un esempio MIDI e MP3 di un brano, con prima l'utilizzo di una progressione di accordi MAGGIORI, ed a seguire la
stessa progressione di accordi, ma questa volta tutti in modo MINORE:

POWER CHORDS I-V & I-VI su progressione accordi MAGGIORE & MINORE

 

L'utilizzo del bicordo I-VI alternato al I-V credo renda al meglio su una progressione di accordi MAGGIORE.

Per rendere il senso di tale differenza un esempio MIDI e MP3 dell'utilizzo dello stesso bicordo C5 utilizzato prima su un 
accordo Maggiore (C) ed a seguire sullo stesso accordo Minore (Cm):

POWER CHORDS I-V & I-VI su accordo MAGGIORE & MINORE

 

last updated on:  07 gennaio 2016

 

 

 
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